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RAI: I PROVIDER PLAUDONO AL NUOVO CONTRATTO DI SERVIZIO APPROVATO DAL GOVERNO

AIIP ha accolto con grande favore la notizia, pubblicata sul sito della Presidenza del Consiglio, che “dal 6 dicembre 2006 la Rai ha un nuovo contratto di servizio che regolamenterà, per i prossimi tre anni, la sua attività di servizio pubblico”.

L’articolo 6 del nuovo contratto di servizio, dedicato all’offerta multimediale, impegna infatti la RAI a rendere disponibili, a tutti gli utenti che si collegano ad Internet dal territorio nazionale, tutti i contenuti radiotelevisi prodotti dalla emittente pubblica RAI, sul portale promuovendo anche sul web la diffusione dei contenuti.
Un tale approccio, che fino a pochi giorni fa rientrava tra gli obiettivi di quanti hanno a cuore il pluralismo dell’informazione, è ora parte sostanziale di un documento pubblico ufficiale e rappresenta una primo riconoscimento pratico del principio della neutralità della rete.

AIIP, che per anni ha auspicato e promosso in tutte le sedi questa evoluzione, ritiene che non esistano parole migliori di quelle presenti nell’articolo 6 del nuovo contratto di servizio RAI, per affermare che l’offerta di contenuti multimendiali e la loro fruibilità deve essere svincolata da qualsiasi rapporto con l’operatore di telecomunicazioni che si occupa di dare accesso o trasporto a quegli stessi contenuti.
Un principio che, troppo spesso, viene ostacolato dagli operatori dominanti che vogliono chiudere, attraverso la pratica del “walled garden”, l’accesso dei loro clienti ai contenuti offerti attraverso operatori concorrenti, in modo da monopolizzare anche la TV del futuro, (IP TV), attraverso tariffe differenziate, qualità mediocre, decoder
chiusi e tutto quanto sia idoneo a calpestare quel diritto che in tutto il mondo è notocome Net-Neutrality.
"Oggi il segnale televisivo transita via onde radio e tutti noi diamo per scontato che l’etere sia aperto a tutti. Domani il segnale televisivo viaggerà sulle rete a larga banda, ma senza la Net-Neutrality, essa non sarà aperta a tutti. Il Contratto di Servizio della RAI è una grande opportunità per riaffermare il principio della pluralità della TV del futuro", ha affermato Stefano Quintarelli, Presidente di AIIP.