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L’AIIP risponde all’audizione dell’on. Lorenzo Cesa in materia di regolamentazione

L’Aiip, Associazione Italiana Internet Providers, esprime in una lettera inviata a Lorenzo Cesa, europarlamentare UDC, la sua opinione sul tema "The Regulatory Framework for electronic communications: the current state of implementation and steps towards a possible review" . L’Argomento è stato trattato ieri durante una consultazione pubblica tenutasi presso il parlamento europeo alla presenza oltre che di Cesa, di Viviane Reding, commissaria per la information society.

L’audizione ha esaminato lo stato d’implementazione dei pacchetti regolamentari sulle comunicazioni elettroniche nell’Unione Europea.

Nella lettera, firmata dal neopresidente Aiip Stefano Quintarelli e inviata contestualmente alla chiusura della consultazione, ci si chiede se una regolamentazione più leggera ed un incoraggiamento alla duplicazione delle infrastrutture, sia davvero la giusta ricetta per stimolare il mercato delle telecomunicazioni in modo da massimizzare i benefici per gli utenti.

L’Aiip inoltre analizza l’evolversi del mercato delle telecomunicazioni italiano, dividendo il suo sviluppo in due fasi: mentre una prima fase (1998-2001) definiva la regolamentazione ed i rimedi a livello centrale, dimostrando una certa efficacia (la quota raggiunta dall’incumbent italiano nel mercato degli accessi internet non superava il 40-45%), la seconda fase (2002-2005) , in cui la definizione dei rimedi è stata compito delle Autorità Nazionali di Regolamentazione, ha introdotto un allungamento dei tempi decisionali, dimostrando qualche limite (la quota raggiunta attualmente nella rete fissa dall’incumbent italiano nel mercato degli accessi a banda larga si attesta oltre l’80%).

Continua Quintarelli: "Alla luce di questa analisi, è necessario quindi porsi l’interrogativo su quali siano i cardini della nuova regolamentazione in grado di assicurare una maggiore concorrenza, specie sui nuovi servizi e se sia realmente il caso di bruciare le tappe verso una riduzione della regolamentazione, che è si auspicabile nel lungo termine, ma che se adottata prematuramente potrebbe portare alla scomparsa della concorrenza nei mercati dei nuovi servizi di comunicazioni elettroniche, con grave danno per gli utenti finali."