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La ricetta di AIIP per un futuro digitale

La ricetta di AIIP per un futuro digitale
Di Paolo Nuti (Presidente AIIP)

L’Agenda Digitale è qualcosa di più sistematico di un piano operativo regionale e di meno cogente di un testo normativo promosso dal Governo. E’ un passo necessario che il Paese deve compiere per infrastrutturarsi in modo capillare ed efficiente, informatizzarsi e crescere fino ad allinearsi alle migliori esperienze europee. Anche i piccoli e medi operatori di TLC associati ad AIIP hanno saputo e voluto raccogliere la sfida lanciata dalla Commissione Europea e subito raccolta dai ministri Passera e Profumo per dare sviluppo all’economia digitale italiana. Siamo confidenti che i prossimi passi, diretti a un’armonizzazione di progetti e competenze nei vari settori toccati dalla cabina di regia, saranno tutti compiuti in una logica di crescita, digitalizzazione pervasiva e sostenibile in un ambiente competitivo e pluralista, di semplificazione del sistema oggi ancora molto arretrato.

Due casi concreti ci toccano da vicino e vorremmo che avessero uno speciale risalto, senza nulla togliere alla bontà delle mille altre proposte che sono già state avanzate in ambito federativo da Confindustria Digitale, e che AIIP convintamente appoggia. E’ anzitutto nostro precipuo interesse portare all’Italia esperienze e competenze degli operatori minori, più saldamente legati alle esigenze del territorio. Esperienze, le nostre, vivificate da soluzioni intelligenti portate alle Pubbliche Amministrazioni locali e alle piccole e medie imprese. Le prime hanno potuto avvantaggiarsi di servizi innovativi a minor costo. Le seconde, ancora oggi, prediligono rapportarsi con chi conosce da vicino i problemi e può quindi fornire soluzioni idonee per compiere il grande passaggio da digital a smart. In termini di crescita del territorio ci sono molte esperienze, in seno ad AIIP, che rappresentano il fiore all’occhiello della nostra capacità di superare il divario digitale, senza il ricorso ad alcun sussidio pubblico, anche mediante frequenze ad uso libero e condiviso come il Wifi e l’Hiperlan, in zone dove i grandi operatori non considerano profittevole investire.
Questo si collega da subito con il ruolo centrale e di spinta positiva che le Pubbliche Amministrazioni possono svolgere per far crescere il sistema e portarlo vicino a quello dei più avanzati Paesi europei. Senza perderci in retoriche scontate crediamo che una grande rivoluzione culturale deve partire ad ogni livello della filiera e deve coinvolgere tutti. Quindi la scuola deve istruire all’uso consapevole degli strumenti informatici. Occorre avviare programmi di formazione dei cittadini, specialmente quelli che non sono nativi digitali, perché possano anche loro utilizzare i servizi dell’informazione offerti dalle pubbliche amministrazioni e dai privati. Le aziende devono tenere conto della formazione continua dei dipendenti. Non basta più portare in digitale quello che prima era cartaceo. E’ necessario che quel sistema interoperi con lo stesso standard con tutti gli altri sistemi nel panorama digitale. Ma c’è di più.

L’Agenda Digitale non può ridursi ad un atto normativo. Lo dicevamo in premessa. Non serve tanto una legge per dire di aver realizzato l’Agenda Digitale. Spesso c’è l’illusione che sia sufficiente imporre un obbligo perché il sistema cresca. A volte, come per la tutela del Diritto d’Autore on line, è esattamente il contrario. Invece di limitarsi a combattere il fenomeno della pirateria, occorrerebbe anche far crescere il mercato legale dei contenuti on line, incentivando in ogni modo l’accesso lecito ai contenuti, la distribuzione, la fruizione, il pagamento e la piena interoperabilità dei relativi strumenti. La rete è soprattutto questo: i servizi ed i contenuti,che ne massimizzano l’utilità. Sviluppandoli ci sarà un buon motivo per investire di più in infrastrutture di rete, in modo efficiente e sostenibile. Ed occorre anche dare al cittadino una corretta percezione dei rischi e delle responsabilità.

AIIP è da sempre convinta che in un futuro prossimo la fibra ottica debba giungere fino casa dell’utente, nonostante le diverse soluzioni tecnologiche proposte, per vivificare il rame o per utilizzare frequenze 3G e 4G (pagate molto care da pochissimi operatori, sulle quali verranno erogati servizi in modalità oligopolistica e con i risultati nocivi che l’economia industriale e la teoria strutturalista del mercato consentono di predire). E ciò, sia per la maggiore capacità di banda disponibile, sia per la maggiore stabilità e qualità. Le diverse soluzioni farebbero molto bene a tutti e genererebbero nuovi investimenti. Questi potrebbero anche presupporre incentivi di ogni tipo, ma non assenza di regole. La tentazione che si ha ancora una volta è di passare da un sistema iperregolato a un sistema anarchico dove vige solo la legge del più forte.

Molti richiami sono stati fatti da AIIP su questo tema, perfino pubblicando un annuncio per significare a tutti che la nostra esistenza come operatori alternativi all’ex monopolista, era seriamente messa a rischio da logiche che per alleggerire la regolamentazione, ponevano le nostre aziende e i nostri dipendenti nella condizione di chiudere i battenti da un giorno all’altro. Pericolo sempre alla porta e mai scongiurato da chi ha guadagnato un’ottima visibilità sui giornali per permettersi di dire che ci sono troppe regole o che i prezzi del rame sono bassi e per questo non ci sono soldi per investire nelle reti di nuova generazione. Scuse ridicole che malcelano tuttora una cattiva volontà di cambiare.
L’Agenda Digitale in questo fa un passo in avanti. Infrastrutture e servizi, Pubblica amministrazione e imprese, cittadini e decisori, tutti devono fare uno sforzo di cambiamento.

Anche AIIP ha intenzione di dare un contributo fattivo alla svolta digitale e per questo ha già messo e continuerà a mettere a disposizione del Governo tutta l’esperienza e le energie necessarie per accelerare questo processo ed avviare l’Italia nell’era immaginata quando venti anni fa, animati da tanta passione, molti associati ad AIIP hanno fondato le proprie imprese in un settore, Internet, sconosciuto ai più.

Info Dario Denni Segretario Generale AIIP – segre@aiip.it