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INCOSTITUZIONALE E CONTRARIA ALLA GIURISPRUDENZA COMUNITARIA LA PROPOSTA PD DI CENSURA PREVENTIVA ONLINE

Roma, 6 luglio 2017

L’emendamento proposto dal Partito Democratico all’articolo 16, comma 1, del decreto legislativo 9 aprile 2003 n.70 che recepisce la direttiva e-commerce 2000/31 CE, teso ad imporre ai fornitori di servizi di comunicazione elettronica un obbligo diretto di rimozione di contenuti senza il vaglio della magistratura e ad adottare misure di prevenzione è doppiamente incostituzionale, contrario alla giurisprudenza comunitaria e gravemente lesivo dei diritti di cittadini e imprese. AIIP esprime la sua più totale contrarietà a qualsiasi tentativo di ledere il diritto di comunicare garantito dall’art. 13 della Carta Costituzionale e di cambiare il regime di responsabilità previsto dalla Costituzione, il cui articolo 27 dice chiaramente che la responsabilità penale è personale. L’emendamento proposto dall’esponente del Partito Democratico (peraltro, contrario nella forma e nella sostanza ai principi della direttiva e-commerce e alla giurisprudenza comunitaria) sottrae alla magistratura il controllo su cosa sia lecito e cosa no, privando i cittadini delle garanzie costituite dalla legge e costringendo le imprese a fare da inquisitore e giudice a tutela degli interessi di soggetti privati, quali sono le major dell’audiovisivo e della proprietà intellettuale.

I provider italiani – che AIIP rappresenta – sono in prima linea nel rispetto della legge, collaborano nelle attività con l’autorità amministrativa e quella giudiziaria senza alcuna riserva (sopportando in proprio i costi non trascurabili che queste attività comportano) ed hanno dato un costruttivo contributo al Regolamento AGCom a tutela del diritto di autore, ma non possono accettare che in nome della protezione di interessi di parte vengano compromessi i diritti costituzionali di libertà di comunicazione, di garanzia del giusto processo e di esercizio dell’attività di impresa. AIIP esprime disappunto sulla mancanza di coinvolgimento di tutte le parti interessate in merito a iniziative che impattaso su un importante comparto industriale del Paese, ed auspica l’apertura di un tavolo di confronto.

Con la sua esperienza, AIIP è a disposizione di istituzioni e mezzi di informazione per approfondire il tema e fornire il proprio contributo all’emanazione di un provvedimento che sia rispettoso delle regole comunitarie e della Costituzione italiana.