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Dopo la sanzione Antitrust, AIIP dice no a nuove regole leggere per Telecom Italia

Roma, 13 maggio 2013

La recente sanzione Antitrust da 103 milioni di euro a Telecom Italia dimostra che è necessaria una normativa forte e una altrettanto forte vigilanza delle Autorità contro eventuali condotte anticompetitive ed abusive di posizione dominante.
AIIP esprime di conseguenza la propria preoccupazione per i segnali a favore di un alleggerimento della regolamentazione contenuti nello schema di provvedimento oggetto della consultazione ex delibera 238/13/CONS ora in svolgimento, nel quale si legge la proposta di eliminare l’orientamento al costo del Bitstream nei maggiori comuni Italiani e di deregolamentare l’NGAN su base di analisi prospettiche e non puntuali. È la cosiddetta “segmentazione geografica” contro la quale già da anni i concorrenti di Telecom combattono una battaglia.
AIIP ritiene, che i fatti in oggetto dimostrano come il mercato italiano non sia assolutamente pronto per questo passo. Del resto, la stessa proposta del Commissario europeo Neelie Kroes (DG Connect) di stabilizzare il prezzo dell’affitto del rame (del tutto avulsa dal contesto italiano descritto) e di allentare, almeno in parte, le norme sulla rete in fibra ottica NGAN è ora in stallo per il parere negativo di due direzioni della Commissione europea (Direzione Concorrenza e la Direzione Finanza). Lo stesso Berec (organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche) aveva manifestato serie perplessità.
Benché la sanzione di AGCM, che si aggiunge ad una lunga fila di condanne precedenti , riguardi casi dal 2009 al 2011 non si può dire con certezza che ad oggi le condizioni dell’accesso alla rete dell’ex monopolista siano migliorate al punto che l’attenzione del regolatore o delle norme possa essere allentata. Anzi: i soci AIIP registrano in questa fase un picco di problematiche tecniche, nell’attivazione di servizi su rete Telecom, dovuto alla transizione in corso da tecnologie ATM a IP/Ethernet.
Non è questa la sede per stabilire le responsabilità dei problemi, che tuttavia segnalano quanto ci sia ancora da fare per arrivare a una condizione di perfetta parità d’accesso. Sotto questo profilo, AIIP guarda con fiducia all’Organo di Vigilanza di Agcom, oggi con la nuova guida di Antonio Sassano, docente della Sapienza, noto da anni per la propria competenza ed indipendenza.
Sono tanti, quindi, i soggetti indipendenti che considerano pericolosa la spinta verso regole più leggere per l’accesso dei concorrenti alle reti (vecchie e nuove) degli ex monopolisti . A maggior ragione nel caso di Telecom Italia, che continua a detenere una posizione di dominanza (per quote di mercato) con pochi uguali nel resto d’Europa.
AIIP si augura quindi che Agcom non voglia questo percorso di deregolamentazione, in occasione delle attuali analisi di mercato o a fronte dell’eventuale scorporo della rete Telecom.