Commento agli ultimi dati di mercato
Il nostro Paese e la nostra economia hanno bisogno sempre più di connettività e di velocità. Sappiamo che il ruolo degli Internet Service Provider di piccole e di medie dimensioni – che sono la categoria maggiormente rappresentata in seno alla nostra Associazione – è fondamentale e gli ultimi dati, alla luce dei quali affrontare l’anno appena iniziato, seppure rivelano dei miglioramenti di lieve entità, sono senz’altro incoraggianti sia per l’interesse generale del nostro Paese nell’affrontare il problema del digital divide, e sia alla migliore tenuta del nostro settore.
I più recenti dati relativi rivelano, infatti, per quanto attiene agli accessi diretti, un lievissimo ma costante aumento della quota di mercato di piccoli e medi OLO (+0,4%), compresi noi Internet Service Provider: un dato destinato a crescere anche alla luce del piano per la Banda Ultralarga in Italia (cosiddetto piano BUL).
Quanto agli accessi broadband la quota di mercato di piccoli e medi OLO/ISP si aggira intorno al 7,1%, con un lievissimo incremento dello 0,7%, mentre l’ex incumbent ha perso l’1% di quota dal 2015, rimanendo intorno al 46% del mercato.
Ma i dati più interessanti sono certamente quelli relativi agli accessi broadband per velocità: c’è stato un significativo aumento degli accessi a velocità pari o superiori ai 30 Mbps, su un totale di linee di accesso di circa 15,44 milioni – il resto della popolazione accede da rete mobile. In positiva controtendenza rispetto al passato gli accessi broadband da rete fissa, che negli ultimi anni erano invece diminuiti, e che è prevedibile che possano aumentare ulteriormente alla luce del piano BUL.
Infine, il positivo dato relativo agli accessi NGA (New Generation Access), che sono quasi raddoppiati in un anno, può sicuramente rappresentare un motivo per guardare ancora con fiducia al futuro.