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BISTREAM: AVANTI TUTTA MA CON PRUDENZA

Dopo l’inerzia che aveva inizialmente paralizzato i lavori del tavolo tecnico sul bitstream, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha deciso di imprimere un ritmo serrato ai lavori, prevedendo la chiusura degli stessi entro la fine del mese.
Un fatto che è apparentemente positivo ma che non può non destare una viva preoccupazione da parte degli operatori alternativi a Telecom Italia, qualora, stante la grande mole di questioni ancora aperte, tale circostanza possa essere addotta per ridurre i termini per poter discutere e confrontarsi sull’adeguatezza della proposta di Telecom e le necessarie modifiche.

E’ bene sottolineare che nella delibera del 19 gennaio 2006, AGCOM stabiliva che il tavolo che doveva portare alla offerta "bitstream" avrebbe dovuto concludersi in sessanta giorni dalla pubblicazione dell’offerta. Ma i primi trenta giorni dall’apertura del tavolo sono decorsi nel totale oblio della delibera, poiché, in mancanza dell’offerta Atm di Telecom Italia, il Tavolo non aveva possibilità alcuna di svolgere i propri compiti.
Si pensi, poi, che la seconda offerta, quella cosiddetta IP, è giunta solamente il 10 Luglio, con quattro mesi di ritardo, mentre i dettagli evolutivi della rete di TI nonché quelli attuali ed i prezzi proposti da TI, non sono stati mai comunicati.

Oggi ci troviamo addirittura nella condizione di dover valutare due offerte, una su ATM e l’altra su IP che, oltre ad essere giunte tardive, asincrone ed incomplete, lasciano ancora meno tempo agli operatori per una adeguata ponderazione delle stesse e per valutare i miglioramenti – come sarebbe normale attendersi – rispetto alle condizioni a suo tempo previste da Telecom già nel 2004, per beneficiare di una riduzione delle sanzioni antitrust relative alla gara Consip (c.d. Lodo Parcu).

Assistiamo quindi, con grande sconcerto alla violazione delle norme di una Delibera Agcom, da parte della stessa Autorità che le ha determinate e promulgate. Oggi più che mai chiediamo che venga ristabilita la possibilità degli operatori di confrontarsi serenamente sul tema e di pervenire attraverso il confronto e nel rispetto dei termini, ad un assetto di interessi che sia espressione e garanzia di un mercato delle Tlc sempre libero e aperto alla concorrenza.